Nascosto tra i boschi del Veneto, in un sito unico sulle Dolomiti, c’è un esempio altrettanto raro di imprenditoria costruttiva e attenta all’uomo, non solo al profitto. Si tratta del Villaggio Eni di Borca di Cadore, in provincia di Belluno: un suggestivo centro vacanze realizzato tra gli anni Cinquanta e Sessanta dal fondatore di Eni, Enrico Mattei, personaggio chiave della storia italiana del Dopoguerra.

Il Villaggio Eni a Borca è un aggregato architettonico enorme e ambizioso, il più grande complesso alpino d’Europa. Comprende 263 ville unifamiliari, un albergo, un residence, un campeggio a capanne/tende fisse, la Chiesa di Nostra Signora del Cadore, progettata da Carlo Scarpa e Edoardo Gellner, e una colonia che fino ai primi anni Novanta ha ospitato 600 bambini ogni due settimane.

Il complesso, disegnato da Edoardo Gellner, vuole essere una moderna reinterpretazione della tradizione costruttiva alpina. Paesaggio e ambiente naturale si fondono con le architetture organiche pensate dall’architetto, che nella sua progettazione sperimenta svariate soluzioni spaziali, strutturali e tecnologiche e si occupa personalmente di tutti gli aspetti, dall’urbanistica al design e progetto di mobilio e arredi, dalla collocazione delle strade alla piantumazione degli alberi.

Il Villaggio Eni a Borca è un aggregato architettonico enorme e ambizioso, il più grande complesso alpino d’Europa. Comprende 263 ville unifamiliari, un albergo, un residence, una spa, un villaggio di capanne/tende fisse, la Chiesa di Nostra Signora del Cadore, progettata da Carlo Scarpa e Edoardo Gellner, e una colonia che fino ai primi anni Novanta ha ospitato 600 bambini ogni due settimane.

Hotel Boite

Residence Corte

Corte SPA